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lunedì 26 agosto 2013

IL COLORE, L'ARCHITETTURA E GLI ARREDI PER IL TUO LOCALE

Può apparire scontato e banale, ma uno dei passi fondamentali nella ricerca del successo di un esercizio pubblico è la scelta del colore delle pareti, in pratica, a mio avviso, l'anima stessa del locale, la sua essenza.
Ed è, assieme all'animazione ed alla promozione, uno dei cavalli di battaglia della filosofia STUDIOPIGI.
La scienza ci insegna che il colore non è altro che un’elaborazione visiva generata dai segnali nervosi che i fotorecettori della retina inviano al cervello. La percezione visiva è quindi a tutti gli effetti creata dal nostro cervello e, come tale, è capace di provocare risposte emotive ed atteggiamenti psicologici diversi. Lo studio di questo fenomeno, che a molto a che vedere con la neurofisiologia, prende il nome di “psicologia del colore”.

Il colore è una sensazione che viene recepita dal cervello e che ha quindi effetti sul nostro organismo e soprattutto sul nostro atteggiamento psicologico.
La nostra “tavolozza cromatica personale” dipende cioè dal nostro modo di percepire i colori esterni e da quali concetti emozionali gli associamo inconsciamente, sia sulla base del nostro vissuto personale, sia sulla base del contesto culturale in cui viviamo che ci influenza più o meno indirettamente.
Alcuni esempi?

In linea di massima, i colori caldi (giallo,arancione, rosso) sono stimolanti e positivi, ma anche irruenti e decisi. Il grigio, il nero, il marrone e il bianco sono colori eleganti ma passivi:  freddi e distaccati, vengono spesso associati a sensazioni e situazioni negative o spiacevoli. I colori tenui, come le tonalità pastello, sono rassicuranti e ispirano fiducia. Stessa cosa per il verde e l’azzurro.

Su questi concetti si basa anche la cromoterapia, disciplina interessante e controversa che poggia le sue fondamenta su principi analoghi a quelli che condizionano l’individuo nella scelta del colore degli abiti da indossare sulla base di un determinato stato d’animo.

Secondo la cromoterapia, i colori aiuterebbero il corpo e la psiche a ritrovare un loro equilibrio, e avrebbero effetti fisici e psichici in grado di stimolare il corpo e di guarirlo addirittura da alcune patologie.

In sintesi, appurato che le emozioni hanno molto a che vedere con la vendita di un prodotto, è indiscusso che è anche possibile indirizzare, attraverso l’uso di elementi visivi, la volontà di acquisto di un cliente verso un certo prodotto piuttosto che un altro.

Per esempio, il rosso e l’arancione sono conosciuti come intensi colori emozionali, che stimolano l’aumento del battito cardiaco e del respiro. Inoltre – questa forse non è cosa molto nota- questi colori, applicati nel settore alimentare, incoraggiano i consumatori a mangiare di più e più velocemente.
Una specie di stimolatori emozionali dell’appetito.

 I colori analizzati di seguito hanno lo stesso significato concettuale nella maggior parte delle culture:
  • Rosso: Il colore che l’occhio umano percepisce più rapidamente, anche se recenti ricerche dimostrano che le persone piu giovani e gli anziani hanno difficoltà a percepirlo. Il rosso rappresenta l’energia, la velocità, il  pericolo,  l’ eccitazione, la forza, il sesso.
  • Blu: Il colore preferito dagli europei, soprattutto da quelli di sesso maschile. Il blu rappresenta la sicurezza, la responsabilità, la fiducia.
  • Giallo: Caldo e stimolante come il sole, è il colore dei sentimenti positivi e della  felicità; questo colore è particolarmente amato dai piu’ giovani. Puo’ anche essere associato all’idea del tradimento e della gelosia.
  • Arancione: Un colore caldo e ricco di energia, ottimo per incoraggiare il consumatore all’acquisto.
  • Verde: Colore fresco associato alla natura, alla luminosità e alla speranza. Per alcune persone può assumere la valenza di malattia e superstizione.
  • Viola: E’ un colore spesso associato alla religione, ma è anche considerato un colore regale ed elegante. Inconsciamente viene associato alla spiritualità ed alla dignità.
  • Rosa: Morbido e delicato è usato come simbolo di amore e dolcezza. Attenzione, però: un utilizzo eccessivo di questo colore può essere considerato infantile.
  • Bianco: Purezza, pulizia. In Asia il bianco è legato alla morte.
  • Nero: Può essere  sofisticato, elegante o misterioso, ma simboleggia anche la morte e l’occulto. Comunque, se utilizzato in modo corretto (come spesso è utilizzato nei prodotti di lusso), specialmente in combinazione con l’oro, può creare un effetto molto esclusivo e chic.
  • Oro e Argento: Colori prestigiosi e regali. Tendono ad essere associati ai beni costosi.
Prima di sbizzarrirci con i colori, quindi, è consigliabile dare un’occhiata ai significati reconditi che essi possono trasmettere al nostro target.
Non esistono i colori giusti, come non ne esistono di sbagliati. Esistono, invece, i colori adatti che ovviamente variano sulla base del progetto su cui stiamo lavorando.

Per trovare questi colori possiamo avvalerci di ottimi strumenti tecnici ma soprattutto dobbiamo basarci sull’istinto e sul buon gusto.
Tanto per intenderci, se per un asilo nido posso permettermi colori pastello o fosforescenti e l’utilizzo del giallo e dell’arancione, per un ristorante sofisticato o un bar esclusivo opterò per colori più soft.

Tieni conto del fatto che i principali elementi che influenzano le prime sensazioni dei frequentatori di un locale in generale, sono proprio il colore e l’abbinamento cromatico. E se non volete far letteralmente fuggire a gambe levate i potenziali clienti dovete evitare alcuni accostamenti di colore .
Al bando dunque luoghi stereotipati, il ripetersi di pareti bianche, tavoli anonimi, tovagliati spenti, camerieri in solita camicia bianca. I bar e le pizzerie oggi possono smettere di essere simili fra loro e diventare luoghi di atmosfera, dove giocare con l’originalità del gusto personale e il design di oggetti di arredo. Piccoli accorgimenti a volte bastano a dare un "allure" differente.

Molti locali già propongono, grazie alla sinergia fra desideri del proprietario e suggerimenti dell’architetto, format particolari che trasformano il vecchio bar o la vecchia pizzeria in un ambiente differente e nuovo. Non vi sto proponendo, in questo articolo, di tradire necessariamente l’immagine tradizionale della pizzeria per un look moderno e futuristico: classico e innovativo sono due poli tra cui scegliere in libertà, ma certo è che il design oggi mette a disposizione così tante soluzioni che anche il format “tradizionale” può rinnovarsi di colori e fantasia, fondersi in un'armonia fino a qualche anno fa impensabile

Qualche esempio 
Per ispirarsi ad nuovo look è possibile spaziare fra diversi locali per trarre suggerimenti da rielaborare nel proprio locale. Bar, ristoranti e altre pizzerie possono avere un look che ci piace, indicare un accostamento di colori, di tovagliati e posate, che ci piacerebbe avere nel nostro. Proporre idee d’arredo. Una fonte di ispirazione possono essere anche i locali all’estero, pensati da grandi designer: il libro di Philip Jodidio “Architecture Now! Restaurants & Bars”, ad esempio, raccoglie immagini e descrizioni di moltissimi locali nel mondo da cui “copiare” una sensazione, un dettaglio, un abbinamento di colori. Con pochi dettagli sostituibili, come i bicchieri, le posate o le tovaglie per un ristorante o una pizzeria, inoltre, è possibile trasformare il locale in base alle stagioni o agli eventi (estate, inverno, Natale, San Valentino…). Si pensi alla sala di Fauchon, a Pechino, firmata dall’architetto francese Christian Biecher. O al ristorante londinese Alain Ducasse at the Dorchester, firmato da Jouin Manku. In ogni dettaglio le scelte estetiche del locale seguono una originalità sobria. Toni chiari, rosa accennati nei tovaglioli e posate eleganti rendono la tavola raffinata. Torniamo in Italia e prendiamo ad esempio il ristorante pizzeria Grani e Braci di Milano. Qui l’ambiente è morbido, caldo, un perfetto mix fra classico e moderno. Sui tavoli di legno chiaro ci sono semplici tovagliette bianche che richiamano il candore delle sedie. Sempre a Milano un altro locale noto e sempre pieno è Anema e Cozze. Qui sono il bianco e l’azzurro a dare l’atmosfera. Anema e Cozze, infatti, vuol ricordare il mare, la frescura della brezza, tutto richiama la semplicità delle località marittime reinventandola in un look misuratamente elegante. Oltre alle tovaglie, non va mai trascurata la scelta dei bicchieri e delle posate. Le posate «stanno al piatto come l’esatta cottura al cibo» ha affermato il noto chef Gualtiero Marchesi che di recente ha firmato una linea di posate presentate in anteprima al ristorante “Marchesino” di Milano.
La nostra società sta attraversando un cambiamento importante in cui si modificano i paradigmi e i trend: viviamo un’epoca di estetizzazione del quotidiano, dove il design è presente e trasversale in ogni luogo ed in ogni prodotto.
I consumatori, sempre più esigenti, critici e attenti, cercano il nuovo e il bello e le parole d’ordine diventano design, innovazione, ibridazione ed atmosfera. Tutto deve essere in grado di ‘intrattenerci’, di gratificarci, di darci il piacere di essere lì. Tutti i luoghi dove vengono acquistati e consumati cibo o bevande, ma anche altro, devono essere vere e proprie “situazioni”  in grado di rappresentare ed esprimere ciò che sta accadendo al loro interno».
Dall’architettura ai colori, dagli elementi di arredo ai complementi di arredo, tutto è frutto di estetica e funzionalità. Che scegliate la grande trasformazione, o il piccolo rinnovo attraverso “un vestito diverso” da far indossare al locale, il consiglio che posso darvi è di non essere mai troppo uguali nel tempo, di usare un po’ di fantasia e sorprendere così anche l’affezionato cliente, che amerà soddisfare lo sguardo oltre che la il gusto.

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