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venerdì 27 febbraio 2015

STUDIOPIGI INFORTUNISTICA E RISARCIMENTO DANNI: PARLIAMO DI MALASANITA'.

In questi  ultimi mesi tragici fatti di cronaca ci hanno purtroppo abituati a sentire spesso nominare questa parola - orrenda, termine che ormai adoperiamo anche nel linguaggio comune.
MA COSA SI INTENDE davvero per MALASANITA'?

Il diritto al risarcimento del danno da "malasanità" sorge quando in seguito ad un intervento medico sanitario / clinico (ad es. ricovero ospedaliero, operazione ecc.) operato con imperizia e/o negligenza da una struttura sanitaria / equipe medica o singolo medico la persona sottoposta a quella prestazione sanitaria subisce un aggravamento della propria condizione ovvero una nuova patologia che può provocare invalidità (temporanea o permanente), o, in casi estremi, la morte.

Il soggetto danneggiato (o il suo più prossimo erede) in questi casi può chiedere e ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali che ha subito.
Per ottenere il risarcimento la persona danneggiata deve dimostrare il nesso eziologico intercorrente tra la condotta negligente tenuta dal medico rispetto al danno subito, che deve essere per l’appunto conseguenza immediata e diretta dell’errore sanitario, mentre è compito della struttura e/o del medico dare la prova contraria dimostrando che il loro intervento non ha aggravato le condizioni del paziente ovvero non ha cagionato delle nuove patologie.

Tuttavia, prima di intentare una qualsiasi azione risarcitoria è doveroso valutare la sussistenza requisiti di carattere sanitario concernenti l’errore medico in senso stretto, ma anche requisiti di diritto  quali ad esempio eventuali prescrizioni del diritto, documentazione medica, etc.
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In Italia ogni anno, secondo alcuni dati forniti dal Ministero della Salute, si verificano oltre  300.000 morti a causa di errori ospedalieri, ovvero con media giornaliera di circa 90 pazienti pazienti deceduti.

Il 70% degli eventi dannosi in materia è attribuibile a difetti organizzativi e carenze delle strutture, mentre il restante 30% è dovuto a cause umane.

Negli ultimi anni i Giudici della Suprema Corte di Cassazione hanno pacificamente sancito che la responsabilità del medico/struttura sanitaria è di tipo contrattuale.

Di conseguenza, chi ritiene di aver subito un danno a seguito di un intervento del medico oggi è tenuto a dimostrare le proprie ragioni facendo riferimento a quelle regole che disciplinano appunto il rapporto contrattuale.

Il diritto a richiedere il risarcimento del danno si prescrive in 10 anni.
Dunque, si ritiene che oggi, per accedere alla migliore tutela risarcitoria, chiunque ritenga esser stato vittima di un errore sanitario avrà necessità di mettersi in contatto con un professionista che potrà fargli ottenere il ristoro dei danni e pregiudizi subiti.
Nell’affrontare queste problematiche STUDIOPIGI procede con una disamina preliminare del caso concreto – assolutamente gratuita per il cliente - che comprende: la ricerca completa di tutti gli elementi necessari a chiarire le modalità dell’evento dannoso attraverso l’approfondito esame della documentazione fornita dal Cliente - cartelle cliniche, certificati etc.,  onde poter ben individuare tutti i soggetti responsabili e procedere, altresì, a una prima quantificazione dei danni.

Tutto ciò avverrà con l’ assistenza necessaria di medici legali e/o specializzati nel settore di pertinenza, onde verificare appunto la sussistenza o meno di una qualche pratica scorretta da parte del sanitario (medico, struttura sanitaria, etc.) che ha negligentemente operato.

In tal modo si potrà individuare la migliore strategia da approntare per far ottenere al Cliente il giusto risarcimento nel più breve tempo.

Dopo detta disamina si valuterà l’opportunità di procedere con eventuali ulteriori visite specialistiche e all’esito, quindi, con la redazione delle richieste risarcitorie nei confronti dei responsabili e/o dei co-obligati in solido. E solo come extrema ratio, falliti cioè tutti i tentativi di ottenere bonariamente il dovuto, si valuteranno querele se necessarie, ed eventuali azioni giudiziali anche di carattere cautelare.

Infine, per completezza, ritengo utile indicare di seguito alcune tra le principali cause della malasanità cagionate dalla presenza dei seguenti fattori:

· negligenze / imperizie / imprudenze da parte di medici ed infermieri, talvolta nel corso di prestazioni (soprattutto diagnostiche) routinarie, senz'altro evitabili alla luce delle conoscenze scientifiche, delle linee guida e dei protocolli in vigore;

· le carenze organizzative delle strutture, che incidono sulla efficienza e sulla salubrità degli ambienti sanitari (cfr. infezioni nosocomiali), oppure sulla ripetizione di errori professionali (si pensi alla maggiore esposizione al rischio di sanitari costretti ad orari di lavoro eccessivamente onerosi); ovvero risparmi sugli accertamenti diagnostici; strumentazione inefficiente od obsoleta; mancanza di formazione dei sanitari; carenza di personale; strutture fatiscenti; carenza di posti letto; ecc.).

· la mancata previsione di un sistema di gestione del rischio.

· superficialità nella fase precedente alla somministrazione di prestazioni e trascuratezza nella informazione al paziente.
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I settori più esposti al rischio di malasanità sono i seguenti:

Anestesia

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Decesso nel corso di anestesia negli interventi.
· Lesioni durante le intubazioni oro-tracheali.

Chirurgia generale

 
· Aderenze post-operatorie.
· Clips mal posizionate.
· Emboli, tromboembolie per mancata terapia anticoagulante.
· Errata esecuzione di interventi chirurgici.
· Errato approccio terapeutico alla patologia con esecuzioni di interventi non necessari alla risoluzione del problema.
· Garze e ferri chirurgici dimenticati in corpo dopo gli interventi.
· Infezioni post-operatorie.
· Lesioni di nervi, vasi, organi adiacenti, durante interventi chirurgici.
· Mancata diagnosi di patologie.
· Mancata informazione o mancata acquisizione del consenso informato.
· Mancata risoluzione del problema per il quale è stato programmato l’intervento.
· Rottura di denti o protesi durante l'intubazione.
· Scarsa assistenza nel post-operatorio.
· Suture (abnormi, tolte troppo precocemente).

 
Chirurgia estetica
 
· Aumento labbra: Eccesso di volume, errore di proiezione, asimmetria.
· Blefaroplastica: asimmetria, correzione eccessiva o insufficiente o cicatrici troppo evidenti.
· Lifting: cicatrici grossolane, eccessiva o insufficiente tensione cutanea e presenza di asimmetrie.
· Liposcultura: avvallamenti, asimmetrie, caduta di tessuti (per l'eccessivo svuotamento) e buchi.
· Rinoplastica: piccolo avvallamento, irregolarità nella superficie o piccola asimmetria.
· Risultato difforme da quello prospettato.
· Trapianto capelli: attaccatura innaturale, trapianto cd. "a ciuffi di bambola", con reimpianto dei capelli a ciuffetti anziché singolarmente.

Ginecologia e ostetricia
 
· Danni alla madre durante il parto.
· Diagnosi errate per malattie ginecologiche.
· Distocia della spalla.
· Errate terapie per la cura della infertilità.
· Erronea diagnosi prenatale.
· Fratture della clavicola.
· Ipossia del bambino al momento del parto.
· Lesioni del plesso brachiale.
· Mancata effettuazione di manovre rianimatorie sul bambino.
· Mancata diagnosi di malformazioni fetali durante l'esecuzione di ecografie in epoca prenatale in tempo utile per effettuare l'interruzione di gravidanza.
· Mancata diagnosi di tumori dell'apparato genitale femminile.
· Omessa Diagnosi di malformazione del feto, con conseguente nascita indesiderata.
· Perdita del feto per amniocentesi o villocentesi.
· Prescrizione di terapie senza adeguati controlli.
· Ritardo nell'esecuzione di parto cesareo.
· Ritardo nell'espletamento del parto con morte del neonato.
· Uso di ventosa e di forcipe e relative lesioni.

Oculistica
· Infezioni durante l'esecuzione di interventi.
· Errata esecuzione di interventi di cataratta e di correzione laser della miopia.
· Errata esecuzione di iniezioni intravitreali.
· Omessa prescrizione di controlli in fase post-operatoria.

Odontoiatria
· Frattura delle radici per perni moncone mal eseguiti.
· Infezioni a seguito di cure canalari (devitalizzazione).
· Infiltrazioni cariose e problemi gengivali per errata esecuzione di corone in ceramica.
· Mancata esecuzione di esami preliminari.
· Recidive cariose o infiammazioni per errate otturazioni.

Oncologia
· Interventi eccessivamente demolitivi rispetto alla diagnosi.
· Interventi incompleti, che rendono necessari nuovi interventi chirurgici.
· Perdita di chance di guarigione o di sopravvivenza per omessa o ritardata diagnosi.
· Prescrizione di accertamenti non idonei.
· Radio e chemioterapia effettuata con ritardo o in dosi non adatte.
· Ritardo nella diagnosi o nell'esecuzione delle terapie di trattamento.

Ortopedia
 
· Errata esecuzione di interventi chirurgici per la sintesi delle fratture.
· Infezioni ed emorragie post-operatorie.
· Inserimento di protesi di dimensioni errate.
· Lesioni alle terminazioni nervose o al nervo motorio durante le operazioni all'ernia del disco.
· Lesioni al midollo spinale dovute alla non immobilizzazione della colonna vertebrale dopo una caduta.
· Mancata esecuzione di indagini o esami preliminari.
· Mancato recupero della gamba per un intervento errato sui legamenti.
· Mancato riconoscimento di fratture.
· Presenza di infezioni nosocomiali dovute alla mancata sterilizzazione dei ferri di sala operatoria o scarsa igiene delle sale.








Sei rimasto coinvolto in un incidente stradale? Sei rimasto vittima di un infortunio sul lavoro? Hai avuto problemi a seguito di un ricovero ospedaliero? Devi essere risarcito e vuoi ottenere LA MIGLIORE OFFERTA POSSIILE? Rivolgiti ad un professionista.
STUDIOPIGI opera in tutta Italia, e ti offre, assieme alla ventennale esperienza del suo titolare, ASSISTENZA E CONSULENZA STRAGIUDIZIALE GRATUITA  per incidenti stradali, infortuni sul lavoro e malasanità, garantendoti il miglior risarcimento possibile nei tempi più rapidi. Contatto e consulenza immediati.
Per ulteriori info
studiopigi@yahoo.it


 
 

LA TUA PUBBLICITA': IL CAFFE' SERAFINI

Inaugura la serie delle nostre storie, quella del Caffè Serafini di Firenze.
Lo troviamo in fondo a via Gioberti, appena prima di piazza Beccaria
Sicuramente, arrivando davanti l'entrata nelle ore di punta,  dovremo scontrarci con una gran folla, ma appena dentro, potremo rilassarci nascosti dagli occhi dei passanti, nella graziosa sala interna, non enorme ma confortevole e con diversi tavolini.





 E il servizio non ci farà aspettare: la gentilezza di camerieri e baristi, nonché la loro accortezza, ci farà sentire senza dubbio molto coccolati, e, in caso di dubbi, consigliati al meglio per soddisfare ogni capriccio.

Ma visitare il Caffè Serafini e non gustare la il pezzo forte della casa, sarebbe una imperdonabile mancanza.
La specialità che rende famoso questo locale è infatti il fornacino, che a prima vista sembra più un piccolo dolce ricoperto di panna e scaglie di cioccolato.
 
 
 
 
Dopo il primo assaggio ci accorgeremo che il gusto è a dir poco libidinoso: la cioccolata, che inizia a sciogliersi sulla schiuma, si fonde delicatamente sul palato appena incontra il caffè.
Il fornacino va perciò gustato lentamente, per assaporarne appieno ogni sua sfumatura.


Ma anche il classico espresso non deluderà le vostre aspettative, liscio o macchiato che sia, resta il compagno ideale per la vostra  colazione, magari accompagnandolo con una pasta ( una, o perché no, due fra le tante varietà che il bancone ci offre).
 
 
 
 
 
Inoltre il Serafini è un ottimo locale in cui fermarsi anche per pranzare o per l’aperitivo. La scelta fra i salati è ampia quanto quella dei pezzi dolci.
 
 
 
 
 
Tra i migliori bar di Firenze, tappa obbligata per turisti e affezionati, cultori del caffè e semplicemente golosi e buongustai!
Il caffè Serafini vi aspetta  tutti i giorni con la sua semplice e cordiale genuinità!

CAFFE’ SERAFINI
VIA GIOBERTI 168r
50121 FIRENZE
0552476214

lunedì 23 febbraio 2015

LE BIRRERIE UNGHERESI: BUDAPEST!

Se la birra è considerata una delle più antiche bevande prodotte dall'uomo e la storia della birra risale intorno al 3000 A.C., in Europa non si può parlare di birra senza parlare di UNGHERIA.
Oggi sembra scomparso il ricordo di questo paese tra i maggiori produttori della bevanda bionda ma vorrei ricordare come una delle sue storiche birre, la 'Sör',  è stata prodotta qui per più di mille anni. Oggi invece, le birrerie ungheresi producono principalmente le marche più note commercialmente come la Dreher, Borsodi e Soproni, ma la scena della birra artigianale ungherese continua a migliorare con microbirrifici locali che offrono una varietà di birre fatte in casa insieme ad alcune pinte decisamente insolite. Ma, con molti dei grandi paesi produttori di birra nelle vicinanze, pub e bar birra a Budapest offrono molto di più da scoprire.  Pils ceche, birre belghe, birre tedesche, stout scozzesi sono tutte disponibili in ogni locale della capitale. Se sei un amante della birra in visita a Budapest, ecco allora una selezione di pub, bar e ristoranti dove troverai la birra migliore.
 
 
Pivo

Il minuscolo Pivo serve birre ceche di 11 diversi produttori. Con cinque birre alla spina e oltre 25 in bottiglia, è un luogo tra i più popolari tra gli amanti della birra ceca. Pivo importa la sua gamma di birre ceche da produttori medi e piccoli, come Černá Hora, Vyškov, Bernard e Ježek. Inoltre, c'è sempre una birra alla spina offerta dalla casa per ogni ospite. Dal momento che il consumo di birra in Repubblica Ceca non è completa senza un pasto, Pivo ha recentemente aperto un altro locale in cui la birra viene abbinato con piatti tipici cechi e ungheresi. La nuova Pivo ha sei birre ceche alla spina e 40 in bottiglia e la lista continua a crescere.

Pivo Sorozo (Birreria)
Indirizzo: Hegedűs Gyula utca 22, Pest, Distretto 13
Aperto: Lunedi - Venerdì 03:00-23:00, Sabato 16:00-11:00


Pivo Sörvendéglő (Ristorante Bar)

Indirizzo: Wesselényi utca 47, Pest, Distretto 7
Aperto: Lunedi - Venerdì 14:00-23:00, Sabato 16:00-11:00


Henry Brasserie belga

Il primo pub stile belga a Budapest è stato un favorito tra gli amanti della birra per decenni. Qui sono servite oltre 70 birre belghe, ognuna nel suo bicchiere di birra personalizzato, seguendo da vicino le tradizioni belghe. Ci sono otto birre alla spina, delle marche più popolari come Pauwel Kwak, Tripel Karmeliet e Kriek (ciliegia). Vasta selezione di birre in bottiglia, tra cui diverse birre trappiste prodotte in Belgio. La birra è completata dalla cucina fiamminga e vallona. Il personale cordiale vi aiuterà a scegliere all'interno delle diverse proposte, e, insomma da Henry è un buon posto per essere ben introdotti alla birra belga. Il cibo ben abbinato servito qui è un ulteriore sorpresa. Da non perdere!

Indirizzo: Bem rakpart 12, Buda, District 1
Aperto: Lunedi - Domenica da mezzogiorno a mezzanotte


Paulaner Sorhaz

La classica birreria bavarese, come la Paulaner Beer House, ha un'atmosfera unica con la sua antica fabbrica di birra a vetri nel centro esatto del locale. Purtroppo, le grandi vasche di rame che si possono ammirare non sono più in uso e la birra servita ecco che arriva direttamente dalla fabbrica di  Monaco di Baviera, fondata dai monaci dell'ordine di San Francesco di Paola nel 1634. Ci sono otto Paulaners diverse alla spina, tra cui la Paulaner Hefe-Weissbier, una birra di frumento naturale che è il prodotto più venduto della birreria. La cucina propone gustose specialità bavaresi che si sposano alla perfezione con le gustose birre.

Indirizzo: Alkotás utca 53, Budapest, Distretto 12 (all'interno Mom Park)
Aperto: Lunedi - Mercoledì 11:30 a mezzanotte, Giovedi - Sabato 11:30-01:00, Domenica 11:30-23:
00

Csak un Jó Sorok

"Solo il meglio"; questo beer bar offre una vasta selezione di birre da tutto il mondo. Le migliori lager del mondo, bottiglie rare e sapori insoliti, tra cui alcune delle migliori birre artigianali realizzate da microbirrifici ungheresi. Gli amanti della birra apprezzeranno la selezione sempre in divenire alla spina (attualmente offrono Chimay Tripel dal Belgio, Černá Hora KVASAR dalla Repubblica Ceca, Left Hand Wake Up Dead dagli Stati Uniti e Brewdog 05:00 San dalla Scozia). Il proprietario, un intenditore di birra entusiasta, è sempre a disposizione per offrire un buon consiglio a tutti i clienti  amanti della birra.

Indirizzo: Kertész utca 42-44, Pest, Distretto 7
Aperto: Lunedi - Sabato 14:00-21:00


 The Caledonia

Questo accogliente pub scozzese offre birre alla spina e in bottiglia dalla fabbrica di birra Belhaven a Dunbar, la birreria più antica birreria operativa in Scozia. Votato il Best British Bar in Ungheria da The Telegraph, Caledonia è anche noto per la sua vasta selezione di whisky di malto. Il cibo è decisamente scozzese (Haggis, stovies, salmone, fish & chips, Scotch Beef, ecc), ma ha anche un accento ungherese (gulasch).  Il The Caledonia è un luogo dove si può sempre conoscere qualcuno per una chiacchierata amichevole. Se poi sei un tifoso di calcio e cerchi un posto dove guardare una partita, godendo la tua pinta di birra, questo è il posto che fa per te.

Indirizzo: Mozsár utca 9, Pest, Distretto 6
Aperto: Lunedi - Domenica 11:00-01:00


 Ferdinando Monarchia Cseh Sorhaz
Il Ferdinando Monarchia è un altro ottimo posto per gli amanti della birra ceca e porta un po 'di Praga a Budapest. Infatti oltre che essere specializzati in birre importate dal Ferdinand Benešov Brewery, al Ferdinando offrono anche diversi altre birre ceche. Ferdinand Svetly (luce bozza), Sedm kuli (scuro semi) e Tmavy (birra scura) sono disponibili infatti alla spina. La birra qui si accompagna a cibo da autentico pub ceco, preparato da un cuoco ceco. L'intera atmosfera fa molto Boemia, compresi i piccoli pezzi di carta sui tavoli utilizzati dai camerieri nei pub cechi per tenere traccia di quanto i clienti hanno consumato.

Indirizzo: Szív utca 30, Pest, Distretto 6
Aperto: Lunedi - Domenica da mezzogiorno alle 23:00



Polo Pub

Situato in una piccola stradina a Buda, vicino a Batthyány tér, questo piccolo pub in stile inglese è una vera e propria gemma nascosta. Legno scuro, antiche insegne di birra, musica dal vivo e Guinness alla spina danno a questo posto un'atmosfera britannica.  Inoltre sono disponibili diversi tipi di birra ceca e ungherese, alla spina e in bottiglia. Il menu è semplice con piatti ungheresi caserecci in stile, come la salsiccia fritta, il sanguinaccio, i cavoli e lo stinco di maiale farcito. Un locale veramente bello.

Indirizzo: Batthyány utca 4, Buda, District 1
Aperto: Lunedi - Sabato da mezzogiorno alle 23:00



Budapest è anche sede di numerosi festival birra durante l'anno: il Castello di Buda Beer Festival, che si tiene nel mese di agosto, la Festa della Birra Ceca e il Belgian Beer Festival, nel mese di giugno, e il Főzdefeszt Craft-Beer Festival, che si tiene ogni anno in primavera e in autunno, fanno felici tutti gli amanti della birra.





 Ecco infine, prima di iniziare il giro dei pub a Budapest,  alcune parole ungheresi utili  in tema di 'birra':

Birra – Sör Birra in bottiglia - Üveges Sör
Birra artigianale - Kézműves Sör
Scuro ale - Barna Sör
Birra alla spina - Csapolt Sör
Vetro – pohár
Pint – Korso Birra di frumento - Buža Sör
Cin cin  - Egészségedre
 
Alla prossima!


Pietro
 

domenica 15 febbraio 2015

ANCORA SUI CAFFE' LETTERARI - LA STORIA, LA LORO TRASFORMAZIONE.


Da quando vi ho parlato del caffè letterario (articolo letto da quasi 9000 persone!), pare sia nata una vera e propria corsa all'apertura di questo tipo di locale, anche se denominati con altri nomi (book bar, library bar, risto book).
La sostanza però è sempre quella, e l'idea sembra rivelarsi ogni giorno di più quella vincente.

Oggi perciò voglio farvi conoscere alcune di queste realtà in Italia e ripercorrere con voi quella che è la storia di questo genere di locali.

I veri e propri caffè letterari, intesi come luoghi di aggregazione culturale nascono agli inizi dell'Ottocento.
In questi ritrovi a dir poco affascinanti, si riunivano abitualmente gente comune e grandi personalità (bastino, ad esempio, artisti del calibro di Guttuso, Ungaretti, Kafka e Sthendal) per discutere di cultura, ideali e opinioni.
La peculiarità di questi momenti d’incontro era la presenza costante di una tazza di caffè o di un bicchiere di buon vino compagni di viaggio di conversazioni che potevano durare anche un'intera giornata e fino a notte fonda.



Per decenni, soprattutto nelle principali metropoli, questo genere di locale, grazie all'energia sprigionata dai suoi stessi avventori, ha spopolato e fatto fiorire il clima intellettuale mondiale, in un susseguirsi di dibattiti, scambi di visioni e ispirazioni.

Col passare degli anni, questi ambienti caratteristici si sono, com’ è nella natura delle cose, evoluti, ed hanno assunto nuove forme rimanendo però fedeli al proprio intento.

Il cambiamento radicale ha avuto inizio negli Stati Uniti ed in particolare nella Grande Mela, dove, alcuni anni fa, è nato il “Library Cafè”, destinazione indubbia per chiunque ami la lettura e non disdegni la buona cucina. Negli anni successivi questa tipologia d’intrattenimento si è affermata anche nelle principali città europee assumendo il nome di Book bar o Risto book secondo il servizio offerto al suo interno. Non mancano nemmeno delle forme per così dire, ibride, come le molteplici librerie che sempre più spesso si sono adeguate, inserendo al loro interno angoli bar e scaffali con una fornita scelta di vini e prodotti gastronomici acquistabili insieme al libro o al periodico preferiti. Un connubio tra due piaceri, quello della lettura e quello culinario che addirittura sfocia sempre più spesso nell’ organizzazione di eventi particolari. Accanto ai classici aperitivi, alle presentazioni di volumi o alla creazione di gruppi stabili di lettura e scrittura, sono proposte, soprattutto all’ interno dei Risto book, occasioni di ritrovo davvero uniche.

L’idea che più di altre ha innovato, è quella di far degustare portate dedicate o menù ispirati alle più svariate opere letterarie (come vedremo avanti).

Un nuovo modo dunque di rivisitare il proprio romanzo preferito o di avvicinarsi a un’opera mai presa in considerazione, con l’occasione di poterli addirittura assaporare! A tutto questo si aggiunge l’utilizzo delle nuove tecnologie, con la possibilità, nei locali più attrezzati, di accedere a sale studio con area wi-fi annessa. Viene dunque data libertà assoluta di scelta tra la cara, vecchia lettura di un buon volume cartaceo o la visione diretta di un e-book da e-reader affidati in comodato alla clientela.

Nutrimento per la mente e per il corpo, unione a dir poco sublime che, partendo da un’idea di fondo piuttosto antica, da modo alla sottile ma influente corrente energetica del sapere di continuare a scorrere, consentendoci, nel contempo di abbandonarci ai piaceri della convivialità e della socializzazione per una volta lontano dai social.




Per venire alle questioni italiane, le prime librerie-bar sono comparse nella nostra penisola una ventina di anni fa, e le prime ad introdurle sono state alcune grandi librerie che cercavano di dare ai loro clienti un motivo in più per trattenersi all'interno dei loro punti vendita; successivamente il bar è diventato un modo per alzare i margini di guadagno offerto dai libri, e, infine, i locali con libri sono diventati (come dovrebbe sempre essere, e com'era stato per i caffè letterari) dei centri di energia, dove la cultura non è solo stampata, e un libro e una buona birra sono un modo per condividerla.

Ma quanti sono e dove sono i book bar in Italia? Questo genere di locali sono dislocati un pò uniformemente in tutta la penisola, e anche se non sono tantissimi, hanno riscontrato, fin dalla loro apertura, un notevole gradimento dei loro clienti.

Ad esempio a Milano c'è lo “Scriptorium cafè” che prende spunto dai Book bar internazionali. I duei ideatori,  Marco Vagli, di origini toscane, e Andrea Marras (suo cognato, milanese), accanto al ruolo tradizionale del bar, hanno saputo dedicare largo spazio al mondo dei libri, generosamente donati grazie al passaparola.

Il progetto nasce quasi per caso. Avevano da tempo l’idea di aprire un bar e hanno trovato il locale giusto in via Sant’Agnese, vicino all’università Cattolica. E proprio la vicinanza dell'Università ha suggerito loro l'apertura di un locale del genere essendo convinti che il classico bar non sarebbe andato bene.  E hanno pensato a questa iniziativa: all’interno del bar, mettere a disposizione dei libri per i clienti, libri che sono diventati sempre più numerosi fino a diventare una vera e propria libreria.

È nato così un “caffè letterario”, dove i ragazzi possono andare chiaramente per bere un caffè, prendere un panino o un dolce ma anche trascorrere del tempo, possono prendere tutti i libri che della libreria, leggerli al bar o portarli direttamente a casa.

Diventatndo un luogo di svago e aggregazione, non solo un posto dove bere un caffè e poi andarsene. Non a caso è stata creata una sala studio e installato anche l’area wifi. E il successo è stato immediato.

I libri sono di tutti i generi. Merito del passaparola e di “Facebook” dove è stata fatta circolare la voce riguardo la nuova iniziativa, Tantissimi volumi sono stati donati da chi ne aveva in esubero a casa propria, chi voleva disfarsene, chi non aveva più spazio in casa per tenerli e invece di buttarli via – perché ovviamente non si può buttare via un libro! -, li hanno donati al bar per essere a disposizione di tutti. Dalla narrativa alla poesia, testi scientifici, classici, libri in lingua straniera…  

Accanto alla ricerca letteraria c’è stata una ricerca gastronomica ; hanno diviso i panini seguendo i generi: classici, narrativa, poesia, scientifici, fiabe etc. Poi all’interno dei generi, hanno segnato il nome di uno scrittore o di un’opera a seconda del gusto e degli ingredienti. Tra i classici c’è ad esempio l’“Odissea”, la “Divina Commedia”, “Guerra e Pace”; nella narrativa c’è Guareschi, Calvino, Verne; tra quelli scientifici c’è Galileo, Leonardo, Copernico… e così via. Ci sono un po’ tutti gli autori principali nazionali e internazionali. Nel panino “Guerra a Pace” c’è, ad esempio, il salmone con burro e fette di limone. “L’inferno” della “Divina Commedia” è invece farcito con salame piccante, caprino e peperoncino. Così che il panino ricordi un po’ lo scrittore e l’opera.
Ma la loro specialità è la ghiacciata di frutta inventata già all’epoca dei Romani: frutta e ghiaccio lavorati in modo particolare. Una delizia. È un’antica ricetta che si dice risalga a Plinio il Vecchio.

E per diffondere la passione per la scrittura e la lettura daranno inizio anche a delle serate e a intere giornate dedicate alla narrativa e agli scrittori, soprattutto emergenti con incontri ad hoc dedicati ai libri.

Ma da Nord a Sud ci sono ancora vari locali che varrebbe la pena visitare:

nella capitale, in zona Ostiense, troviamo il Caffè Letterario, in cui vengono organizzate molte attività culturali. Si tratta del caffè letterario più grande di Roma, con quasi 1000 mq, tanto che al suo interno una zona ospita anche una biblioteca comunale, dando vita ad un vero e proprio Bibliocaffè letterario;
a Milano, oltre allo "Scriptorium Cafè" e alla Libreria Feltrinelli RED di recente attivazione, dove gli scaffali dei libri in vendita sono inseriti tra i tavolini del bar e ristorante, con area lettura e wifi gratuito, un ritrovo originale per gli amanti dei libri è La Caffetteria degli Atellani, realizzata in una struttura architettonica a forma di cubo di vetro dove potrete sfogliare libri, mangiare specialità e visitare il bookshop dedicato al mondo del cinema;
a Torino non perdete il Mood, la caffè libreria con oltre 15mila titoli e punto di ritrovo culturale;
a Firenze è molto nota La Libreria café La Cité, dove, oltre a leggere un libro e bere qualcosa, potrete ascoltare anche musica dal vivo;
la città di Bari offre Musa Sapori e Saperi, il luogo adatto per leggere e sorseggiare un calice di vino o un caffè.
I book bar quindi rappresentano un modo diverso di vivere la quotidianità, sono luoghi in cui è possibile fare nuovi incontri, partecipare a dibattiti e mostre.
Tra passato e presente, letteratura e gastronomia, permettono di realizzare scambi culturali nel luogo più popolare che esista: il bar.



 

Ma come posso aprire un caffè letterario o book bar?

Nel capire la trafila burocratica per aprire un bar con libreria bisogna tener conto delle due anime del progetto: libreria da una parte e ospitalità dall’altra.

Dopo le liberalizazzioni degli scorsi anni aprire una libreria non è difficile. Si richiede la partita IVA all’agenzia delle entrate, ci si iscrive al registro delle imprese e si comunica l’inizio dell’attività 30 giorni prima all’ufficio unico delle imprese del comune dove andiamo ad aprire.

Il bar offre però qualche difficoltà in più. Per gestire un’area di somministrazione bisognerà avere il SAB (o ex REC), bisognerà poi frequentare corsi antinfortunistici e HACCP. Tutte le aree di preparazione e di somministrazione inoltre dovranno essere in linea con i regolamenti sanitari di zona (consigliato rivolgersi alla ASL per un parere preliminare).

Una volta decisa l’apertura e seguite le trafile burocratiche dovremo preoccuparci delle materie prime, il caffè sì, ma anche i libri. Questi o si recuperano con il passaparola, e acquistandoli usati o si comprano da grandi concessionari (come dei “grossisti” di libri), come Messaggerie e altri più, regionali, come CDA.

Gli ordini ai distributori si fanno dai cataloghi che ci mettono a disposizione, in cui sono presenti anche titoli che usciranno fra alcuni mesi. Comprandoli (difficile che una libreria abbia meno di 8/10.000 titoli) ci renderemo conto che il margine fra il prezzo di copertina a cui dobbiamo vendere e i prezzi di acquisto non sono purtroppo molto ampio, di solito dal 20 al 30% del prezzo di copertina, sempre di più, comunque di quelli che percepisce l’autore del libro…

Per avere però un'idea più precisa su come trasformare il vostro vecchio bar in un locale di successo come il book bar, affidatevi ad un nostro consulente; con soli 500 euro progetteremo con voi un locale di tendenza che, assieme alle strategie di marketing che vi saranno consigliate, vi permetterà in brevissimo tempo di diventare un punto di riferimento esclusivo ed assoluto nella vostra città.

Apri il tuo book bar, contatta adesso STUDIOPIGI!

Info e richieste di contratto all'indirizzo: studiopigi@yahoo.it

Alla prossima!!

sabato 14 febbraio 2015

LA TUA PUBBLICITA' SUL NOSTRO BLOG


Progettostudiopigi è uno dei blog più seguiti in Italia, con quasi 400 contatti giornalieri   da parte di gestori di attività commerciali, privati e semplici curiosi.
 
 
 
 
 
Da oggi ti offriamo la possibilità di inserire sul blog la recensione del tuo esercizio e pubblicizzare in modo efficace la tua attività, ad una tariffa mensile irrisoria.
Aderisci all'iniziativa, inviaci una tua breve biografia, alcune foto del tuo locale e raccontaci la passione che anima il tuo lavoro, con dettagli e particolari che neanche i tuoi clienti conoscono. La tua storia, la tua avventura, la tua scommessa sarà letta da tantissimi potenziali clienti!
Con soli 30 euro mensili avrai la visibilità che hai sempre cercato, ti farai conoscere oltre i confini abituali e vedrai incrementare la tua notorietà e la tua clientela.
La tua recensione, appositamente confezionata seguendo le direttive da te impartite, viene controllata, perfezionata ed ulteriormente resa importante; ed ogni settimana la tua pubblicità risale in cima ai post del blog.
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Info: studiopigi@yahoo.it

martedì 3 febbraio 2015

INFO E COSTI: ECCO IL NUOVO "PROGETTOMACELLERIE"

STUDIOPIGI sta registrando un marchio che riguarda l'apertura di attività di piccola ristorazione strettamente legata al mondo delle macellerie, della carne ed in particolare alla frattaglieria.
In questa ottica sta contattando numerose macellerie in tutta Italia cercando titolari che vogliano diversificare la propria attività affiancando alla vendita tradizionale di carni al dettaglio, e negli stessi locali (o in locali attigui), un esercizio di piccola ristorazione basata principalmente sulla preparazione di un numero prestabilito di piatti (antipasti – primi – secondi) a base appunto di frattaglie di vario genere animale, piatti semplici della tradizione "povera" da riscoprire e valorizzare, e legati sia alla tradizione culinaria della zona in cui ubicata la macelleria, sia del restante territorio italiano.

L'attività proposta è di tre specie:

Una vera e propria attività di piccola ristorazione, con piatti da preparare al momento secondo un menù fisso e concordato col gestore;
Un take away, con piatti già preparati e da asporto;
Un home restaurant (o meglio "punto di ristoro alternativo"), attività di piccola ristorazione da svolgere nella propria abitazione (meglio se adiacente ai locali della macelleria)

Il supporto di consulenza prevede un affiancamento step by step:
dagli studi ambientali di fattibilità, la scelta e destinazione dei locali, l'interior design, la proposta degli arredi, fino alla completa definizione ed inaugurazione dell'attività, secondo alcuni principi base dello Studio e la scelta decisionale del Cliente; completa il pacchetto la cessione d' uso del marchio che renderà unica, ed immediatamente riconoscibile, l'attività scelta.

Il costo complessivo della consulenza continuativa, è di euro 3000 (iva e spese di viaggio, da anticipare, escluse), di cui 1000 alla stipula del contratto, e 2000 al completamento dei locali; la somma è comprensiva della cessione in uso del marchio.
Non sono previsti altri compensi per lo Studio.
A differenza del franchising, la formula STUDIOPIGI, non prevede affiliazione e fee di ingresso ma solo il 5% dell'utile annuo di ogni attività in essere, pur garantendo assistenza continuativa e puntuale.
 
Adesioni via mail a studiopigi@yahoo.it