PRINCIPI BASE DEL FOOD COST CONTROL
- ogni attività ristorativa ha un differente food cost, quindi non sarà possibile confrontare gli indici con attività diverse fra loro
- il food cost va calcolato sempre sotto quattro differenti aspetti, cioè massimo food cost ammesso, food cost attuale, food cost potenziale e food cost standard
- gli acquisti dovranno essere fatti in base alle previsioni di vendita ipotizzate
- si deve ricordare sempre che i sistemi di approvvigionamento e stoccaggio possono contribuire ai problemi di food cost
- si deve prevedere accuratamente, per ogni tipo di piatto, quanti se ne venderà, basandosi sulle percentuali di vendita precedenti, sulla stagionalità e sulla tipologia di domanda
- è necessario mantenere un controllo costante delle porzioni per raggiungere i ricavi standard prefissati
- si devono controllare in modo accurato gli scarti e gli sprechi eventuali, tenendo sempre traccia scritta di quanto si è constatato
- non bisogna concentrare le promozioni alle vendite soltanto sui piatti che hanno un basso food cost, ma su quelli che hanno un basso food cost e un alto margine di contribuzione
- si deve fare sempre attenzione a non confondere il costo del cibo consumato con il costo del cibo venduto
- bisogna predisporre gli inventari con cadenza costante (ad esempio, ogni mese)
- è opportuno tenere presente che l’impostazione grafica e strutturale data alla carta o al menu può contribuire ai problemi di gestione del food cost
- si deve sempre conservare traccia scritta del numero di vendite di ogni piatto presente nel menu
- è utile anche tenere traccia scritta del costo delle materie prime utilizzate per i pasti del personale
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